sabato 3 novembre 2007

Haltadefinizione, ovvero quando la fotografia digitale incontra l'opera d'arte

Il nome della società, Hal9000, ai più ricorderà il personaggio artificiale di un famoso film di Stanley Kubrik, ed in effetti la scelta di Luca Ponzio e del suo team non è stata casuale: la Cupola della Basilica di San Gaudenzio a Novara, gli enormi affreschi Vita di Cristo di Gaudenzio Ferrari e Gloria di Sant'Ignazio di Andrea Pozzo sono stati realizzati attraverso un difficoltoso lavoro al computer in seguito alla minuziosa ripresa in alta definizione di ogni piccolo particolare delle tre opere sopra indicate. Ad esse va a sommarsi l'ultima fatica della ditta, L'ultima cena di Leonardo da Vinci, commissionata dalla Soprintendenza per i Beni architettonici di Milano, che consta di 1677 foto unite in un'unica immagine, da quasi 16 miliardi di pixel, interamente disponibile online. La ripresa, avvenuta attraverso un dispositivo di puntamento motorizzato, ha permesso di registrare e rendere visibile a tutti ogni minima crepa presente nell'affresco, tanto che sembra quasi incredibile ciò che si vede al solo 25% della risoluzione totale:


All'interno del sito, nella sezione "conosci" relativa a ciascuna opera vengono riportate varie informazioni sulla vita e le opere dell'autore; in particolare vi segnalo la possibilità di consultare, pagina per pagina, il primo volume originale di Perspectiva Pictorum et Architectorum di Andrea Pozzo.

In definitiva, quando la tecnologia digitale in ogni sua forma (web e fotografia) incontra l'arte ne nasce un modo particolare di conservazione, che, nel caso specifico dell'opera di Leonardo da Vinci, può rappresentare l'unico modo per continuare a fruire di un capolavoro secondo i più irrimediabilmente danneggiato, la cui salvaguardia è da tempo a rischio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

mitica giò...!ma dove le scovi ste cose?! Brava!! ora comincia la "sfida" giova miguel...tanto già è sempre out!che bravi sti studenti...!